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Il MUSICO
/di Mag
E’ colui che con mani esperte nel suono di uno strumento crea musica e di un testo, a piacere e potendosi avvalere talvolta di altri “musici” ne fa narrazione o canto.
Canzoni, arie, libere melodie o danze, il musico diletta e si diletta incontrando le storie, le passioni della gente ed armonizzandole, ma nel far musica, nel comporla, resterà nella maniera più possibile autentico fedele a se stesso.
Il musico non segue nessuna scuola, non rispetta nessun stile in particolare, egli da forma alle proprie creazioni artistiche assecondando unicamente gli stimoli prodotti dalla propria immaginazione, dalla propria creatività: il musico rivela la propria identità attraverso la libertà creativa, questa è la sua “originalità”
La mente e le orecchie del musico sono pur sempre aperte ed ascoltano con grande curiosità tutti i nuovi linguaggi, le nuove sonorità, nuovi generi musicali per accrescere le proprie conoscenze e questo è motivo continuo di discussione sul “bello”, il “buono”, sul ciò che piace e ciò che non piace, ciò che soddisfa e ciò che non soddisfa, sul “vero e non vero”, ma al centro della propria “originalità” sarà sempre posto la soggettività ossia l’appropriazione personale del materiale sonoro.
Non ignora il musico certamente che ogni soggetto interprete o creatore è radicato nel contesto sociale e questo sociale è figlio della propria epoca quindi non meno importante egli considera, nel suo “convivere” il proprio tempo, il sorgere di nuove pratiche musicali risultanti da incontri culturali, scambi, fusioni di stili e procedimenti esecutivi.
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