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FESTIVAL DI SANREMO 68esima edizione – prima serata
6 febbraio 2018
/di Mag
Se doveva essere l’edizione dedicata prettamente alla presentazione e l’ascolto di nuove e belle canzoni italiane, devo dire che l’avventura è in gran parte naufragata ma non tanto per colpa del “format” concepito dal pluridecorato e nominato almeno duecentocinquantasette volte “Direttore Artistico” Baglioni, che in verità ha molto migliorato lo sciorinamento delle canzoni ed ha evitato l’errore ormai maccheronico di aggiungere nelle serate sanremesi ulteriori “orpelli” pubblicitari, oltre a quelli irrinunciabili di sorta, che, faranno tanto bene al portafoglio Rai, ma in passato hanno appesantito in una maniera drammatica la kermesse musicale, ma per la qualità delle canzoni in sé per sé e questo non può che significare due cose: o le canzoni che si sono presentate alla selezione erano (a parte due o tre eccezioni) di scarso livello, oppure il “Direttore Artistico”, il giorno della selezione definitiva non era particolarmente lucido ed è caduto vittima delle solite pressioni discografiche o di altro genere.
Cosa mi resta nelle orecchie e negli occhi dopo la prima serata?
Scenografia bellissima, spettacolare, impeccabile, la conduzione da parte dei tre front-man-woman è stata decisamente perfetta: una simpatica sorpresa Favino, una conferma la Hunziker bella, brava e con quel pizzico di ironia che la rende anche un po’ comica, e del Direttore Artistico Baglioni che posso dire ? Come spalla, tirato ad amido, serio ma non troppo, dopo un inizio da sermone ecclesiastico, si è ben inserito e poi in quanto a voce e stoffa artistica ne ha certamente molta più lui di tanti cantanti presenti ieri sera in gara !
Ma il migliore come sempre è stato decisamente Fiorello ! Senza di lui la serata sarebbe stata come un arrosto senza sugo, è stato lui il vero “piatto forte mi ci ficco” la battuta sui Pooh che sono come le tasse, te le tolgono da una parte e compaiono sempre da un’altra parte è bellissima …. ma non doveva essere la serata del rilancio delle canzoni ?!!
Per la verità per gran parte della serata mi è sembrato di assistere al rilancio delle “vecchie glorie”!
Se ieri sera avessi assistito invece che ad una selezione di canzoni ad un festival ad una sfilata di macchine avrei visto sfilare una dopo l’altra macchine d’epoca, tipo un’ Isotta Fraschini, una Lancia Flavia, una vecchia seicento, una lamborghini Miura, una giardinetta ecc ecc e poi, frammezzo a queste, qualche Panda, due o tre Giulietta, due Jeep, una Smart e pure qualche strano prototipo ….
Sì insomma ci siamo capiti c’erano alcuni concorrenti che sembravano presi per aspetto ed anche per voce, direttamente dalle catacombe !! (non faccio nomi per garbo)
L’anno scorso si commentava la prova canora di Albano … ma anche quest’anno ! ne abbiamo, ne abbiamo da “ossigenare” !
I giovani io ne salvo giusto tre o quattro : Annalisa per la bella voce e la canzone di stampo sanremese, Caccamo piuttosto emozionato per ora lo salvo per il testo, e poi Meta innanzitutto e Moro al seguito, bella la canzone sia per il testo che per la melodia. La Zilli da risentire.
I gruppi : I Kolors mi è piaciuto l’arrangiamento del brano ma la linea melodica è ben poca cosa, i Centro sociale, “ furbetti (lo sono o si fanno ?) se da una parte stringono l’occhio ai circoli balera-nazional-popolari, dall’altra molto “a la page”, non è rap, non è cantato, è quella mezza via che ora “spacca”, a me però ha già un po’ spaccato, e poi il giusto testo molto da giovani d’oggi tutti (o quasi) laureati disillusi, in cerca di svago e un po “sfigati”…
Il gruppo degli strambi : il più kitsch è stato sicuramente Max Gazzè, allucinante !! se voleva essere una rivisitazione dell’atmosfera DeAndrèiana di Marinella, la sua bella Cristalda dopo 23 secondi si è repentinamente precipitata dal suo Pizzomunno nel profondo del mare Adriatico, Rubino mi sembrava fuori di sé, ed Elio e le storie tese vestiti da sultani arabi con quell’ ARRivedorci canoro finale… li abbiamo rivisti ed ora tutti insieme con la manina allegramente li salutiamo …. ciao ciao ….
E allora chi mi rimane ? Bè la canzone firmata Lucio Dalla è decisamente fuori da ogni graduatoria, una dolcissima melodia, il suo personalissimo stile, sembrava di sentire la sua voce …. un brivido!
E poi anche la profondità del timbro vocale di Biondi ! Ad un certo punto le pareti del Teatro hanno vibrato fin dalle fondamenta …. la canzone è molto stile “night “ americano di sinatriana memoria, ma la sua classe non si discute. Voglio ricordare, solo perché io adoro la canzone napoletana, Enzo Avitabile e Servillo … certo niente di speciale e pure loro, un po’ al limite ….
Ho dimenticato qualcuno ? A certamente Morandi… ha fatto un po’ più fatica del solito, anche per lui gli anni iniziano a pesare, ma il nostro Morandi è sempre il nostro Morandi, sempre alla ricerca di freschezze, quindi, per ora ci può ancora stare.
n.b.: apprendo ora che la canzone cantata da Meta e Moro è probabilmente un plagio e quindi potrebbe venire esclusa dalla gara (?)… peccato era quella che al primo ascolto mi era sembrata la più interessante.
IL MUSICO
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