il punto di vista
“Cos’è “pop” e chi è “pop”
15 novembre 2018
/ di Mag
Cos’è “pop” ? Che significato ha oggi il termine “pop”?
Andy Warhol affermava:
“una volta che diventavi pop non potevi più guardare un’insegna allo stesso modo ….”
insomma per lui l’essere “pop” è un modo di vedere e, di fatto, di pensare il mondo…
Il termine “pop” è indubbiamente un’abbreviazione di “popular” (popolare) ma ormai nella nostra cultura contemporanea il simbolico del “pop” ha aggiunto nella sua carta identificativa nuovi modelli, nuovi gusti, nuove tendenze che ne hanno “ibridizzato” il contenuto e che ci hanno condotto ad una nuova sua eccezione e sentimento.
Dicendo “cultura pop” oggi s’intende molto di più di una “cultura popolare” ossia cultura attinente al popolo, prodotta dal popolo, ma piuttosto una cultura trasversale, trasmediale, che passa attraverso e ingloba un po di tutto: oggetti e tendenze, televisione e cartoni, moda e marketing, musica e social, letteratura, arte e pittura, cinema e spettacolo, oscenità ed ostentazione, mostruosità e sciccherie, nel “pop” tutto può e deve essere mostrato basta che faccia tendenza, che colpisca, che produca immaginazione, che stimoli il mercato, che crei la necessità inconscia di ripetizione, fin anche ad arrivare all’idea di una comunità di appartenenza.
Molto spesso si dice che tutto ciò che è “pop” è bello, il “pop” ti trascina, ti suggestiona, si potrebbe tranquillamente arrivare a dire che non di solo pane vive l’uomo ma anche di “pop”, il “pop” è una fede, il “pop” fa ormai parte del nostro quotidiano, del nostro vissuto, il “pop” è una filosofia di vita, uno stare a galla, una ricerca continua di nuova energia, di stimoli anche se tutto ciò travalica il valore puramente estetico del genere e poi il “pop” vuole la “personificazione” portata all’eccesso, la divinazione, non è più l’oggetto che porta al successo ma l’interprete, la “maschera” di chi racconta, il suono della sua voce, l’interpretazione, che aiuta a dar senso e luce alla vita degli adepti (i fans o più ottimisticamente parlando, la massa popolare ).
Il “pop” è sicuramente una “fabbrica” del consenso ma è anche un prodotto culturale contemporaneo che, in quanto Arte a tutti gli effetti, aiuta alla costruzione delle nostre personalità e questo continuo metterci in contatto con altri esseri umani per provare a costruire messaggi e significati comuni che rivivono in contaminazione ci educa, starà naturalmente a ciascuno di noi in coscienza, la responsabilità delle proprie scelte.
Chi è “pop” ? Se essere “pop” significa innanzi tutto avere una propria identità, una propria voce, una propria riconoscibilità, ed allora, tanto per riferirmi al campo musicale, il termine “pop” travalica la storia e se Elvis Presley e David Bowie, Freddy Mercury, i Beatles … erano sicuramente personaggi “pop” anche Mozart, Paganini, Liszt, Beethoven … a modo loro, non lo erano da meno !
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