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Festival di Sanremo n.69 – anno 2019
prima serata
5 febbraio 2019
/di Mag
Dieci minuti di pubblicità. Il grande “dirottatore”, Ammiraglio, Direttore artistico, “Dittatore” ha dato il via, o meglio dire, ha fischiato la partenza del “suo” secondo viaggio canoro sanremese: il Sanremo dell’armonia.
Apertura serale con Baglioni che insieme ai suo nuovi collaboratori Claudio Bisio e Virginia Raffaele cantano la hit del Direttore artistico “voglio andar via”, il tutto molto ben orchestrato e coreografato da una squadra di bravissimi ballerini acrobati, segue la presentazione ufficiale con banale piccolo sketch dei due vice capitani e papocchio introduttivo del Direttore artistico che, salendo in cattedra, illustra, con anche troppe forbite parole, il criterio artistico posto alla base della sua ricerca dell’armonia.
Minuti di pubblicità.
Le canzoni eseguite saranno 24 e tutti canteranno durante questa prima serata non ci saranno eliminazioni e saranno presenti anche alcuni ospiti.
Si esibiscono i primi tre o quattro cantanti presentati a turno dai due vice conduttori con una buona disinvoltura: Bisio un po’ più stralunato del solito, Virginia Raffaele naturale, carina e senza forzature: durante la serata poi si rileverà come un’artista completa, che sa ballare, cantare, recitare e, non in ultimo, anche presentare, molto brava.
Minuti di pubblicità.
Andrea Bocelli ospite esegue al piano la canzone Sanremese che lo lanciò 25 anni fa e Baglioni con gran fatica gli fa da spalla canora, ma si sa Andrea Bocelli ha (ancora) una voce impareggiabile, ineguagliabile ed anche un Ammiraglio del calibro di Baglioni al suo confronto deve ammainar bandiera.
Il giovane figlio di Andrea, Matteo, agli inizi della sua carriera artistica, esegue con il padre (quest’ultimo ora molto più emozionato) la canzone “fall on me” dopo uno scaramantico scambio di giacca fra i due (un giubbotto di pelle detto “chiodo” indossato ad inizio carriera da Andrea) come gesto ben augurante per il futuro artistico del figliolo.
Minuti di pubblicità.
Riprendono le canzoni in gara con il trio che s’improvvisa qua e là con qualche scambio di leggere battute.
Bisio presenta il suo intervento “teatrale” di tipo comico che, nell’intenzione, vorrebbe alleggerire gli animi sulle polemiche sorte nei confronti dell’Ammiraglio Baglioni in merito alle sue posizioni sulle immigrazioni.
Il pretesto sono i testi delle canzoni di Baglioni, canzoni e testi che come si sa sono sempre state principalmente “apolitiche”, dedicate all’amore, alle ragazze, al figlio, al piaceri della vita spensierata e che quindi presentare “passerotto non andare via” o “la tua maglietta fina” o “accoccolati a guardare il mare” come testi e parole con risvolti politici magari pro immigrazione è per la verità così paradossale che alla fine il tutto è risultato veramente comico.
Ovviamente al termine dell’intervento “Bisiano” non poteva mancare la “cantatina” di un brano del Direttore Baglioni.
Forse altri tre minuti di pubblicità qui non ci stanno male.
Altri concorrenti sfilano a cantare sul palco.
Favino fa il suo ingresso e insieme a Virginia Raffaele interpreta alcuni brani estratti dai musical più in voga di questi ultimi anni, realizzando una bella gag mescolando i vari Mary Poppins con Sister Act e Bohemian Rhapsody… ballano cantano e recitano molto bene … una parentesi leggera e ben riuscita.
qualche concorrente ancora canta e poi
Minuti di pubblicità.
Ospite Giorgia che da grande soubrette si diverte dando l’idea d’improvvisare con facilità e bravura sulle canzoni facenti parte del suo ultimo cd, naturalmente non può mancare il grande Ammiraglio che al piano esegue (bravo però al piano il Claudio Baglioni!) con distinzione un successo di Giorgia e duetta con la cantante che intanto svolazza e si esalta in voli pindarici vocali, compito del duo alquanto arduo, risultato armonico un po’ dubbio.
Minuti di pubblicità.
I cantanti scorrono sul palco. altro Ospite Claudio Santamaria che, insieme al trio ha fatto un bellissimo omaggio all’indimenticabile quartetto Cetra, simpatica anche la versione vegana della Vecchia fattoria …. grandi!
Il trio conduttore si cimenta in serata anche in una buffa clonazione della famiglia Adams. In effetti sono identici !
Minuti di pubblicità
altri cantanti ….
e così fino alla fine…. e ancora pubblicità
be’ è stata una serata un po’ lunghetta, gli ultimi quattro cantanti non sono riuscita neanche a vederli, ma, in fin dei conti è la prima serata e avrò modo di ascoltarli … forse…
Non so voi, in certi momenti mi sono sentita come se fossi stata in fila sulla tangenziale, ogni mezzora una sosta di minuti e minuti…. e poi dicono che la gente s’addormenta in auto !!
…..aaahhhh! forse mi sono dimenticata di qualcosa ?
I cantanti in gara ?!
Sì mi è sembrato di sentirne e vederne alcuni passare (Silvestri, Renga, Ultimo, forse gli ZenCircus, la bella voce di Arisa …) Ma chissà perchè alla fine pensavo fosse uno spettacolo ad Honorem del Direttore Artistico, l’Ammiraglio, il Dirottatore, insomma una forma di auto-celebrazione …. non avevo mica capito che invece avrei dovuto seguire e che tutto era fatto per far conoscere quei cantanti e le loro nuove canzoni ! …. perché è poi per quello che uno guarda Sanremo ?!!
… ops! forse sono stata dirottata !!
Va bene dai, la prossima volta rigiro la prua e cercherò di mettermi sulla rotta giusta.
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Caro Musico, sei molto bravo a descrivere la serata festivaliera, però come dici tu le canzoni sono andate forse all’ultimo posto, mentre dovrebbero essere al primo. Inoltre trovo che i “siparietti” messi insieme fra una esecuzione e l’altra siano molto peggio dell’anno scorso. Visto che gli artisti (Bisio e la Raffaele) sono molto bravi, sono tentato di dare la colpa agli autori per queste scelte di dialoghi e scenette un pò da asilo infantile. Anche il direttore artistico dovrebbe rendersene conto di questa pochezza, ma ho il vago sospetto che di ironia, comicità e teatro ne sappia ben poco. Perfettamente d’accordo sulla difficoltà che ha avuto il Nostro nel duetto con Bocelli: faceva meglio a girare alla larga! Inoltre finisco con un’altra punzecchiatura: ma il figlio di Bocelli sarebbbe lì se non fosse il figlio di Bocelli? Quanti non figli di Bocelli saranno anche meglio, e Sanremo lo vedranno solo in T.v.?
Per oggi basta….ma ti tengo d’occhio.
Sì è vero, ma anche essere “figli di” non è sempre una cosa facile, ti si potrà aprire inizialmente la strada con una maggiore facilità ma poi sicuramente dopo è tutto più difficile perché sarai sempre additato e paragonato a quel tuo “grande” padre o “grande” madre. La “casta” ti può dare una mano fin che vuoi ma il popolo, la piazza non perdona gli ingiusti favoritismi. Il compito di chi segue si fa poi ancor più arduo se si vuole intraprendere la stessa strada artistica assunta dal genitore, tanti sono gli esempi: la pseudo-figlia di Battisti, il figlio di De Andrè, la figlia di Zucchero, il figlio di Celentano…. un caso a parte il figlio di Jannacci che pur operando nel campo artistico musicale come suo padre non si è affermato certo come cantante ma come direttore d’orchestra ed arrangiatore…. quindi penso che il futuro artistico di Matteo Bocelli non sarà certo molto facile dato il livello altissimo raggiunto dal padre.