il punto di vista
Ettore Pozzoli, un grande didatta musicale italiano
13 dicembre 2022
/ di Mag
Seregno, provincia di Milano 1873, Milano nel 1957
Fu un grande didatta del pianoforte e della musica oltre che compositore, così come lo furono Czerny e Cramer nell’800.
Famosissime ed ancora studiate sia in Italia che in Europa sono le sue raccolte di “solfeggi parlati e cantati” per lo studio del setticlavio ed i suoi “solfeggi cantati con accompagnamento del pianoforte: egli affermava che per poter dare maggiore sicurezza alla lettura i solfeggi sia parlati che cantati dovevano essere anche suonati. Pozzoli si dedicò molto allo studio della musica, della teoria musicale e del solfeggio (fu per diversi anni Professore di Solfeggio, Teoria e Dettato musicale presso il Conservatorio di Milano) ma non da meno all’insegnamento didattico del pianoforte: le sue raccolte di studi pianistici accompagnano lo studente da un livello di 1° corso ad un livello massimo di diploma. Era descritto come una persona di buon umore ed era ben voluto da tutti i suoi allievi.
Al pianoforte compose pezzettini facilissimi sulle 5 note e brani via via sempre più complessi. Autore equilibrato e raffinato, i suoi studi sono indicati per tutti gli studenti che vogliono compiere un percorso graduale di evoluzione, con progressive esemplificazioni sulle varie difficoltà tecniche da affrontare (legato, staccato, doppie note, note ribattute, accordi, arpeggi, polifonia ecc.) ma quello che più caratterizza il suo metodo è la costante presenza IN OGNUNO di una LOGICA BEN PRECISA:
- una prima parte dello studio presenta una raffigurazione ritmica melodica applicata alla mano destra e la sinistra accompagna o arricchisce con armonie ancora tonali fine ‘800 ancora romantiche
- in una seconda parte le raffigurazioni ritmiche metriche passano dalla mano sinistra alla mano destra e, viceversa le parti melodiche passano dalla mano destra alla sinistra
- in ultimo entrambe le mani ritornano insieme e si confezionano una breve chiusura finale.
Si concretizza così una scrittura musicale a specchio con l’esposizione di una sempre bella e gradevole melodia tonale.
Pozzoli non sottoporrà mai al proprio studente uno studio meramente meccanico, egli, pur ricercando lo sviluppo di competenze tecniche e meccaniche, si pone sempre un fine espressivo e musicale per trasmettere allo studente un “pensare” musicale e formarlo gradualmente ad un gusto melodico.
Gli studi del Pozzoli sono tantissimi e sono suddivisi in diverse raccolte con diversi livelli di difficoltà.
Come compositore Pozzoli dimostrò nelle sue musiche, in prevalenza per pianoforte, una predilezione per il bozzetto descrittivo-impressionistico, realizzato con un linguaggio armonico tardoromantico; ci ha lasciato anche una grande quantità di musica sacra, tra cui numerosi mottetti e brani per organo destinati alla liturgia.
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