il punto di vista
Ettore Pozzoli, un grande didatta musicale italiano
13 dicembre 2022
/ di Mag
Fu un grande didatta del pianoforte e della musica oltre che compositore, così come lo furono Czerny e Cramer nell’800. …. Quanti studenti di musica si ricorderanno delle raccolte di “solfeggi parlati e cantati” studiati per la preparazione degli esami di solfeggio ! …
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“C’è competitività e competitività”
28 ottobre 2021
/ di Mag
Io mi ritengo una persona “sanamente” competitiva, nel senso che se non mi pongo un obbiettivo, un bersaglio da raggiungere non riesco ad impegnarmi con tutte le mie forze. La mia gara però non è una competizione con qualcuno o qualcosa all’esterno del mio io, è una corsa che compio nei confronti di me stessa, è un voler mettere in campo tutte le mie energie e le mie qualità al limite delle mie possibilità al fine di raggiungere il mio massimo, il mio miglior risultato.
Non esiste alcuno stress psicologico da competizione durante questa mia corsa, in quanto non è determinante la presenza di altri competitori se non per il fatto che è più bello poter scambiare le proprie opinioni ed esperienze con chi eventualmente sta percorrendo, o ha già percorso prima di me, la stessa strada.
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“Compositori ed Interpreti”
7 marzo 2021
/ di Mag
Ci sono stati in passato ma ancora maggiormente in tempi più recenti, diversi compositori che non avevano il piacere di essere “interpretati”, uno di questi è stato sicuramente Stravinsky e pure Ravel si racconta che abbia detto esplicitamente: “Io non voglio essere interpretato!” …
A questo punto occorre chiarire che cosa si intenda con il termine “interpretazione”:
sicuramente Ravel protestava nei confronti di esecuzioni troppo romantiche e personali delle proprie creazioni, esecuzioni che, di fatto, mettevano in risalto più la personalità dell’interprete che quanto il compositore voleva esprimere.
Non così la pensavano i compositori ottocenteschi o comunque di genere romantico per i quali l’esecutore doveva dare libero sfogo ai propri sentimenti ed emozioni e quindi cercare di realizzare un’interpretazione il più possibile soggettiva e personale.
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Di questi giorni: discorso al mio “Pianoforte”
30 marzo 2020
/ di Mag
Silenzio… non ho che infiniti silenzi, cento fogli di scarabocchi e pochissima quiete…
Non ti tocco quasi più perché quello che esce dalle mie dita sono solo insipidezze ed asinerie che non possono che stridere di questi tempi !
Così mi spazientisco ed esausta, sbatto pure il coperchio, no, non sono in pace con la mia coscienza che vorrebbe gridare rabbia e anela a ben altri finali !
Come si fa oggi a non essere severi ?
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13. ASCOLTO SINCRETICO
11 dicembre 2019
/ di Mag
L’ascolto deve essere il più possibile aperto e libero da vincoli, vessazioni, epurazioni, deve essere SINCRETICO.
L’ascoltatore deve arrivare a formarsi un pensiero, un gusto, una propria idea.
Chi esercita l’orecchio nell’ascolto fa ginnastica col pensiero.
Ho ascoltato di tutto fin da bambina,
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“LA GRANDEZZA è SOLITARIA …”
13 luglio 2019
/ di Mag
“La grandezza è solitaria … Si direbbe anzi che la solitudine è condizione della grandezza. Tutte le intelligenze superiori, tutte le nature superiori sono isolate − l’aquila vive sola, il leone solo.”
Iginio Ugo Tarchetti
Vi dirò che questa citazione mi ha fatto pensare a lungo … e poi sono giunta a questa conclusione …
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“Il recital e il suo “inventore””
24 aprile 2019
/ di Mag
Non molti musicisti sanno che, per lo meno in ambito pianistico, l’inventore del “recital” fu Franz Liszt, in quale il 9 giugno 1840 a Londra per l’esecuzione di un suo concerto utilizzò per la prima volta (sia pure al plurale) il termine rivoluzionario “recitals”: la cartellonista del tempo così annunciava
“Il Signor Liszt terrà (…) RECITALS ON THE PIANOFORTE, recitazioni al pianoforte delle seguenti opere …”.
Con il termine inglese “recital” si riassumono più significati in uno
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“Intelligenza artificiale in ambito musicale”
27 marzo 2019
/ di Mag
“Il computer è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti” Umberto Eco
E’ già da alcuni anni che si effettuano esperimenti utilizzando l’intelligenza artificiale (IA) in ambito musicale. Ossia si progettano macchine per l’appunto definite “intelligenti”, in grado di riprodurre e comporre musica in maniera autonoma.
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“I diversi piaceri dei sensi”
1 febbraio 2019
/ di Mag
Cosa cercano le persone quando ascoltano una melodia, una canzone, assistono all’esecuzione di un brano musicale o teatrale, oppure quando si soffermano ad osservare un paesaggio, un quadro, un’opera architettonica …. ?
“Cos’è “pop” e chi è “pop””
15 novembre 2018
/ di Mag
Cos’è “pop” ? Che significato ha oggi il termine “pop”?
Andy Warhol affermava: “una volta che diventavi pop non potevi più guardare un’insegna allo stesso modo ….” insomma per lui l’essere “pop” è un modo di vedere e, di fatto, di pensare il mondo …
“Al chiaro di luna”
28 agosto 2018
/ di Mag
Chi ad un certo punto dei propri studi pianistici non si è imbattuto nel famoso “Adagio” introduttivo della sonata op 27 n. 2 di Beethoven ?
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Dimensioni delle tastiere pianistiche
1 agosto 2018
/ di Mag
L’estensione della tastiera pianistica nel corso del tempo si è andata sempre più ampliandosi.
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LEZIONE DI STILE – (terza parte)
15 aprile 2018
/ di Mag
Non è mai facile tradurre le proprie idee su carta e, nello specifico, all’interno di una griglia fatta di 5 righe e 4 spazi !
Una frase di DALE CARNEGIE mi ha sempre molto colpito :
“noi tutti possiamo fare cose che nemmeno pensiamo di poter riuscire a fare. Ma se non rischierai, mai conoscerai il tuo potenziale” quindi non conoscerai mai i tuoi limiti.
Non intendo qui accreditare l’opinione che occorra buttarsi a capofitto nelle cose ma
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LEZIONE DI STILE – (seconda parte)
/ di Mag
06 marzo 2018
Il vero Artista ha sempre voglia di conoscere, di sapere ed è pervaso da una sana ambizione per cercare di andare oltre.
Nell’apprendimento occorre mantenere sempre alta l’attenzione verso tutti i dettagli perché questo non fa che confermare la propria tenacia e determinazione nel voler raggiungere gli obbiettivi che ci si pone.
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LEZIONE DI STILE – (prima parte)
/ di Mag
05 febbraio 2018
L’Artista non è colui che sa fare una cosa, così come essere Cuoco non è saper cuocere qualcosa.
Le Opere artistiche fanno necessariamente parte di un percorso di idee
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TUTTI NOI ABBIAMO BISOGNO DI EMOZIONI
/ di Mag
22 gennaio 2018
Chiunque o qualunque cosa è in grado di suscitare in noi emozioni : una madre, un padre, un amico, un’amica, il tuo cane, il tuo gatto, una buona pasta, gli alberi verdi ed imponenti, un bel panorama, un buon gelato, il calore di un fuoco acceso, una testimonianza di vera fede, una visita improvvisa di una persona cara, una dolcissima melodia
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35.
IL PERCHE’ “Il pulcino pio” (*) ha il suo mercato e perché chi esce dal “Conservatorio” d’indirizzo “classico è (di solito) destinato a morire di fame.
/ di Mag
15 novembre 2017
Innanzitutto bisognerebbe chiedersi se il “Conservatorio”, ovvero il più alto livello istituzionale di insegnamento musicale in Italia, voglia continuare imperterrito ad indirizzare la maggioranza dei propri sforzi verso l’approfondimento di conoscenze tecniche/storico-tecniche e non invece intenda anche prodigarsi verso una maggiore capacità di tradurre le proprie “sofisticazioni” IN UN PIACERE ISTANTANEO.
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27. PERCHE’ IMPEGNARSI CON LA TECNICA DELLE “VARIAZIONI”
/ di Mag
17 ottobre 2917
Applicarsi allo studio della tecnica delle variazioni è fare musica lavorando sulla memoria senza dimenticarsi delle proprie doti tecniche e di quel pizzico di fantasia che sempre allieta e sorprende.
Se da un verso si vuole conservare un patrimonio collettivo (aria, tema originale) che probabilmente è sul punto di scomparire (anche perché e magari viene a noia riproposto sempre uguale), dall’altro si cerca di tracciare nuovi modelli, di riferimento, nuove idee, nuove strade, nuovi stimoli, si cerca di intravvedere nuovi orizzonti.
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QUEL DESIDERIO DEL “FARE”
/ di Mag
4 agosto 2017
Chi ama la musica deve possedere il desiderio del “fare” musica così come fanno i bambini che cominciano a fare le cose prima ancora di capirle.
Così sono io … quando mi avvicino ad uno strumento il primo mio istinto è quello di toccarlo, farlo risuonare per carpirne tutti i suoi segreti, il suo carattere, la sua voce …. Poter finalmente comunicare con “lui”.
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IL MITO DELLE SIRENE
/ di Mag
21luglio 2017
Le Sirene, esseri favolosi metà donna, metà pesci o metà donna e metà uccelli, che con il loro canto ammaliavano i naviganti e facevano naufragare le loro navi contro le rocce, non abitavano solo i mari del mediterraneo, 8 di esse dimoravano nell’alto dei cieli da dove esse diffondevano il loro incantevole canto.
Lo afferma Platone il quale racconta …
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INTERPRETI “RICCI O “VOLPI”
/ di Mag
10 luglio 2017
L’interprete del futuro dovrà avere sempre il coraggio di mettersi in gioco.
Egli non dovrà essere certo “il sacerdote” che ha il compito di officiare
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IL “FREE-CLASSIC-RADICALE”
/ di Mag
Può la musica riunire tutte le etnie umane in un unico genere ?
“In principio fu il verbo” … (Gv 1,1,) un unico verbo, un unico suono, profondo e acutissimo, un suono- rumore, assordante ma anche silenziosissimo perché oltre ogni soglia umana di udibilità, un suono totale, unico e multiplo, senza classi di sorta, senza convenzioni, senza lettere ed idiomi, senza cifre o alfabeti, eppure un suono uguale per tutti, al quale tutti (più o meno coscientemente) sentiamo di appartenere.
Oggi potremmo ricreare quello stato di appartenenza primordiale ?
MUSICA DA RIDERE
/ di Mag
Alcuni giorni fa disquisivo con una mia collega sui colori delle armonie e dei sentimenti che certe melodie evocano nell’animo umano, bene, immediatamente mi sono venuti in mente e, di conseguenza alle mani appoggiate alla tastiera del pianoforte, esempi di carattere crepuscolare, drammatico, tragico, nostalgico, oppure esempi espressivi di fugace allegria, forza, energia conclamata, chiarezza e distensione …. ma oggi mi chiedo:
esiste musica da ridere ?
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CHOPIN E I VALZER – VALZER OP 64 N.1
nota all’ascolto della mia libera esecuzione del valzer op 64. n. 1 eseguito il 13 giugno 2017 in Bologna
/ di Mag
Il termine valzer ha origine dal tedesco “walzen” ossia girare in tondo.
Il valzer riscossero un grandissimo successo e fioritura a partire dalla fine degli anni 20 del XIX secolo che li imposero soprattutto come musica destinata al ballo nelle serate mondane.
Quanto piacevano a Chopin i valzer ? …
“LE MANI DEL PIANISTA”
/ di Mag
Ho letto da qualche parte che per sollevare un cucchiaio di minestra si richiede l’intervento di 30 articolazioni e di 50 muscoli, fuguriamoci allora quante articolazioni e muscoli occorreranno per mettere in azione le mani di un musicista e che complessità enorme di comandi debbano partire dal cervello per arrivare ad eseguire una pagina pianistica !! …
“AVANGUARDIA INTERPRETATIVA”
/ di Mag
Ripensando alla musica strumentale pianistica (poi non solo a quella) e alla sua storia “interpretativa” nel tempo non posso che rendermi conto che, essa ha avuto sempre principalmente due grandi protagonisti :
IL CREATORE e L’INTERPRETE ….
I “VERI” MAESTRI
/ di Mag
Tutti sentiamo il desiderio di avere un Maestro che, lungo il corso della nostra vita, ci stia sempre affianco dovunque si vada: un Maestro che ci incoraggi, che ci indichi la strada giusta da percorrere…
La mia concezione di Creatività Artistica e quindi, musicale
/di Mag
Ogni nostra Idea nel campo artistico resta del tutto fittizia, irreale , ossia è figlia delle nostre sensazioni ed ogni impressione, come fatto soggettivo, per la verità, resta intrasmissibile…